Teak

Il teak è un legno pesante, con alburno sottile, biancastro o giallognolo, ben differenziato dal durame giallo oro da fresco che stagionando passa a giallo bruno, talvolta con toni verdastri e variegati più scuri.

La tessitura è fine e la fibratura per lo più dritta.

Ha un aspetto lucente, mentre al tatto appare grasso.

Proprietà tecnologiche

Il teak è caratterizzato da un legno semiduro, molto resistente a flessione e cedevole. Si lavora con facilità, compresa la sfogliatura(anche se raramente praticata) e la tranciatura, alla quale vengono destinati i fusti particolarmente regolari o con peculiari deviazioni della fibratura.

E’ caratterizzato da una ottima stabilità in opera dopo l’avvenuta stagionatura. Da molto durabile a durabile e resistente agli attacchi da insetti.

Le caratteristiche del legname proveniente da piantagioni, per quanto risentano dell’influenza delle modalità di coltivazione, sono da ritenersi paragonabili a quelle del Teak asiatico di foresta, a parità di età degli alberi, anche se risulta spesso più frequente la presenza di difetti.

Impiego

E’ uno dei più pregiati legni tropicali, utilizzato per oggetti di arredamento e mobili di pregio (per il suo caldo aspetto), lavori di ebanisteria, rivestimenti interni ed esterni per imbarcazioni, impiallaciature, ma anche liste per pavimenti e mobili da giardino.

Fin dalla sua scoperta da parte degli europei è stato utilizzato per le costruzioni di navi, si è conservato questo uso per i ponti delle imbarcazioni di pregio.

Difetti caratteristici

Legno grasso con depositi calcarei e silice.

Dettagli tecnici del teak

Famiglia Verbenaceae
Nome scientifico Tectona grandis L.f.
Altre denominazioni Kyun (Myannmar); Sagun, Tadi, Tekku (India); Giati (Viet Nam)
Provenienza Geografica Cresce spontaneo nell’Asia meridionale, dell’India all’indonesia fino al Viet Nam. Sono presenti piantagoni di questa specie in tutte le aree tropicali del globo
Peso Specifico Medio Fresco 1000 kg/m³
Essiccato 680 kg/ m³
Segagione Con attenzione ai contenuti di silice che usurano gli strumenti
Essiccazione Da lenta a molto lenta con rischi di deformazioni e fessurazioni
Piallatura Da considerare la presenza di silice che lo rende abrasivo
Incollatura Difficile a causa del contenuto oleoso
Inchiodatura e avvitamento Si consiglia la preforatura delle sedi

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