Wengè
Il wengè è un legno pesantissimo con durame ben differenziato di colore bruno scuro variegato da strisce chiare, parallele nelle superfici radiali.
La fibratura è dritta con tessitura da media a grossolana.
Proprietà tecnologiche
Il wengè è caratterizzato da un legno duro e di lavorazione abbastanza agevole. Le superfici lavorate si presentano lisce, i trattamenti di finitura con vernici possono presentare delle difficoltà per gli estrattivi contenuti nel legno.
Legno eccezionalmente resistente e molto rigido.
Sono frequenti attacchi da insetti a carico delle piante in foresta, tanto che il legno proveniente da piante fortemente degradate assume nel commercio la denominazione di “Wengè camolato”.
Una volta stagionato è durabile ai funghi e resistente alle termiti
Impiego
Date le peculiari caratteristiche estetiche è particolarmente apprezzato per oggetti di falegnameria e artigianato di pregio, ebanisteria, impiallaciature, pavimenti, attrezzi sportivi, mobili di lusso, oggetti come spazzole, manici di coltelli e giocattoli.
Difetti caratteristici
Predisposto alla scheggiatura nelle aree di venatura.
Dettagli tecnici del wengè
Famiglia | Leguminosae |
Nome scentifico | Millettia spp |
Altre denominazioni | Panga-panga, Palissandro del congo, Awong, Bokonge, Kiboto |
Provenienza Geografica | Fascia equatoriale dell’Africa, in particolare foreste del Monzambico e bacino del Congo |
Peso Specifico Medio | Fresco 1150 kg/m3 |
Essiccato 880 kg/m3 | |
Segagione | Con attenzione alla notevole durezza |
Essiccazione | Lenta, qualche rischio di deformazione o fessurazioni |
Piallatura | Difficile per durezza ed abrasività |
Incollatura | I tannini ostacolano una buona aderenza |
Inchiodatura e avvitamento | E’ consigliabile praticare la foratura preventiva delle sedi |